mercoledì 27 novembre 2013

PABLO NERUDA E' FELICE




ODE AL GIORNO FELICE
di Pablo Neruda

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.

venerdì 22 novembre 2013

DIVENTARE POETI A 92 ANNI. Shibata Toyo




Shibata Toyo (26 giugno 1911 - 20 gennaio 2013)


Depressa poiché, a causa del mal di schiena, non poteva più dedicarsi alla danza tradizionale, il suo passatempo preferito, a novantaduenne anni Shibata Toyo, giapponese, comincia a comporre poesie, spronata dal figlio ultrasessantenne. Di notte quando la badante tornava a casa e lei restava sola davanti alla televisione, si dedicava alla scrittura di racconti e pensieri, alla poesia che l'ha aiutata a capire che nella vita non ci sono soltanto dolore e sofferenza


Ho annotato anche il dolore, ed ho imparato che una volta impresso su carta, ha una nuova dimensione. Ho parlato di fede, amore e speranza. Se credo in Dio ? Non lo so di certo dove sia Dio, ma ho il sentimento, che il suo vento e il suo sole splendente mi guidino. Mi mostrino i passi per il cammino.

La sua prima raccolta di poesie fu pubblicata nel 2009 con il titolo Kujikenaide, edito in Italia da Mondadori con il titolo Se sei triste guarda il cielo, ed ebbe un successo straordinario. 

E' morta all'età di 101 anni ma i suoi scritti hanno permesso - e permettono - a tantissima gente di ricominciare a vivere, a credere, ad avere speranza.





Il vento e il raggio di sole
Quando mi siedo
sulla veranda
e chiudo gli occhi
il vento e i raggi sole
mi sussurano
“Come stai?
Perchè non fai quattro passi
in giardino?”

“Avanti!”
rispondo io
tra me e me .
e oplà
mi alzo.


Io
Da quando ho superato i novant’anni
e ho iniziato a scriverepoesie,
ogni giorno
è degno di esere vissuto.
Per quanto sia ridotta
a pewlle e ossa,
sono ancora in grado
di leggere nel cuore delle persone,
di percepire con chiarezza
il mormorio del vento
e di conversare con scioltezza.
“E’ davvero in forma!”
mi dicono tutti
per farmi un complimento,
e questo mi rende felice
e mi permette
di andare avanti.

lunedì 18 novembre 2013

LE POESIE NON SI SPIEGANO

In "Venuto Al Mondo" di Margaret Mazzantini






La spiegazione o, meglio, la comprensione di una poesia ha sempre del soggettivo e non è mai esaustiva. 

Tuttavia lasciarsi solo colpire da una poesia o, come suggerisce Margaret Mazzantini nel suo romanzo "Venuto al mondo", avvertire che una poesia ha raggiunto il posto giusto è godersi la poesia a metà. Perché molto di quello che ci mette l'autore non riusciamo a comprenderlo per una serie di ragioni e, magari, a volte ci mettiamo quello che l'autore non ci ha messo. Tutto questo rientra nella bellezza della lettura: l'emozione che provoca in noi, l'interpretazione che formuliamo.

Ma perché non approfondire di ogni singolo verso la sua natura, i suoi significati, le magie di cui l'ha caricato l'autore?




A Sebina piacevano le poesie del fratello, però faceva troppe domande. 

Lui le diceva: « Le poesie non si spiegano, se raggiungono il posto giusto, 
ti grattano dentro ».
(da "Venuto al mondo", Margaret Mazzantini)




sabato 16 novembre 2013

IL PERDONO

 per Oscar Wilde

Bisogna sempre perdonare i propri nemici. 
Niente li infastidisce di più. 

Oscar Wilde

sabato 2 novembre 2013

SOGNA, RAGAZZO SOGNA

di Roberto Vecchioni

VIDEO

E ti diranno parole rosse come il sangue,
nere come la notte;
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte
io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti
che sanno parlare con il cielo.
Chiudi gli occhi, ragazzo,
e credi solo a quel che vedi dentro
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento
copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.

Sogna, ragazzo sogna
quando sale il vento
nelle vie del cuore,
quando un uomo vive
per le sue parole
o non vive più;
sogna, ragazzo sogna,
non lasciarlo solo contro questo mondo
non lasciarlo andare sogna fino in fondo,
fallo pure te..
Sogna, ragazzo sogna
quando cade il vento ma non è finita
quando muore un uomo per la stessa vita
che sognavi tu
Sogna, ragazzo sogna
non cambiare un verso della tua canzone,
non lasciare un treno fermo alla stazione,
non fermarti tu...

Lasciali dire che al mondo
quelli come te perderanno sempre
perchè hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente
passa ogni tanto la mano
su un viso di donna, passaci le dita
nessun regno è più grande
di questa piccola cosa che è la vita

E la vita è così forte
che attraversa i muri per farsi vedere
la vita è così vera
che sembra impossibile doverla lasciare
la vita è così grande
che quando sarai sul punto di morire,
pianterai un ulivo,
convinto ancora di vederlo fiorire

Sogna, ragazzo sogna,
quando lei si volta,
quando lei non torna,
quando il solo passo
che fermava il cuore
non lo senti più
sogna, ragazzo, sogna,
passeranno i giorni,
passerrà l'amore,
passeran le notti,
finirà il dolore,
sarai sempre tu...

Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo
nella mia memoria,
tante volte tanti
dentro questa storia:
non vi conto più;
sogna, ragazzo, sogna,
ti ho lasciato un foglio
sulla scrivania,
manca solo un verso
a quella poesia,
puoi finirla tu.