sabato 8 giugno 2013

MI ODIANO PERCHÉ AMO LA VITA

Storia di un aborto abortito


                      Gianna Jessen, storia di un aborto abortito (video)

Questa donna Gianna Jessen girà il mondo per testimoniare la sua vita. Nata per miracolo a causa di un aborto non riuscito, subisce, per via della soluzione salina con cui era stato effettuato il tentativo di aborto, una paralisi cerebrale e muscolare.
Dopo anni di terapie e cure, guarisce dalla paralisi mantenendo solo alcune piccole difficoltà a livello motorio nella deambulazione.

Gianna, che ha vinto la morte e ha vinto la vita, ama la vita e la difende con tutte le sue forze combattendo in particolare contro l’aborto. Si definisce cristiana ma è in realtà una soldatessa di Cristo perché dichiara di fare tutto ciò che fa per dare gloria a Lui. E sostiene di essere odiata perché difende la vita il cui valore oggi è ridotto ai soli connotati materialistici: la nostra vita ruota attorno all’esigenza del denaro. Spesso si sente dire che il denaro non fa la felicità ma aiuta a vivere.

Il denaro aiuta a vivere... ma anche a morire. La madre di Gianna Jessen pagò per abortire, e la clinica a cui si rivolse è inserita in un circuito di cliniche che praticano l’aborto che incassano milioni di dollari l’anno.


Come Gianna, lottiamo per la vita, per la sua straordinarietà, riuscendo a scorgere la sua bellezza anche nella sofferenza, nel dolore, nella difficoltà. Guardiamo a ciò che abbiamo e amiamolo: ogni cosa che possediamo e ogni persona che ci circonda sono un dono incommensurabile per noi. Amiamo la vita, difendiamola dal giorno del concepimento a quello della fine, perché nel concepimento c’è l’inizio e nella fine anche.